Secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo  Economico(OCSE) l’economia polacca è vigorosa e forte e il mercato del lavoro in fermento. L’aumento dei sussidi familiari e il boom dei contratti d’impiego stanno sollevando il reddito delle famiglie, mentre i tassi di povertà e le disuguaglianze sono in calo. Secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo  Economico(OCSE) l’economia polacca è vigorosa e forte e il mercato del lavoro in fermento. L’aumento dei sussidi familiari e il boom dei contratti d’impiego stanno sollevando il reddito delle famiglie, mentre i tassi di povertà e le disuguaglianze sono in calo. Nella sua ultima indagine economica sulla Polonia, l'OCSE incoraggia i responsabili politici a basarsi sull'attuale forza economica e sul progresso sociale del Paese per affrontare le principali sfide rimanenti. L’invito è a sviluppare la propria capacità di innovare e investire in competenze e infrastrutture, come riconosciuto nella Strategia per lo sviluppo responsabile del governo, al fine di rendere sostenibile il miglioramento complessivo degli standard di vita.

"La Polonia è in una posizione di forza” ha detto il vice segretario generale dell'OCSE, Mari Kiviniemi, presentando l'indagine a Varsavia. “Un dinamico mercato del lavoro insieme al programma Famiglia 500+  hanno contribuito a rendere lo sviluppo economico più inclusivo. Molte persone ora beneficiano di nuove opportunità e redditi in aumento ". "I tempi sono maturi – ha continuato Kiviniemi -  per garantire che gli standard di vita continuino a crescere. Rafforzare l'innovazione, migliorare le infrastrutture e investire sulle competenze sarà fondamentale. Con l'aumento della manodopera molti datori di lavoro ora capiscono quanto sia importante investire in formazione”. Nella relazione dell’Ocse si legge, tuttavia, che il livello delle spese per ricerca e sviluppo (R&D), in Polonia, rimane basso.  La formazione professionale, inoltre,  soffre di un impegno imprenditoriale limitato che impedisce a molte piccole imprese di modernizzare e migliorare la produttività.Il rapporto  analizza punto per punto gli ambiti in cui la repubblica dell’Europa Centro Orientale deve ancora migliore:

  • Povertà: Anche la popolazione polacca sta invecchiando. L’Ocse prevede dunque un netto calo della cittadinanza in età lavorativa nei prossimi decenni. L'abbassamento dell'età pensionabile rischia di aumentare la povertà tra gli anziani, in particolare tra le donne che hanno già percorsi di carriera frammentari rispetto agli uomini.
  • Assistenza all’infanzia: Secondo l’Ocse sono necessari maggiori investimenti che promuovano una  serie di misure volte a conciliare vita lavorativa e familiare e a aumentare il numero di donne occupate.
  • Pressione fiscale: Le misure per migliorare l'adempimento fiscale sono riuscite a ridurre il deficit pubblico ma non sono ancora sufficienti per ricavare risorse da reinvestire in  infrastrutture pubbliche, sanità, istruzione superiore e ricerca.
  • Ambiente: Limitare le aliquote IVA, aumentare le tasse sull’inquinamento e attribuire un ruolo più forte alla progressiva imposta sul reddito delle persone fisiche aumenterebbe le entrate contribuendo al contempo a una maggiore equità e ad un ambiente eco-friendly. Secondo l’Organizzazione, infatti, le aliquote fiscali sull'inquinamento atmosferico e idrico e sulle emissioni di CO2 sono ancora troppo basse.
  • Immigrazione: Infine l’Ocse raccomanda alla Polonia di mettere a punto una chiara strategia di politica dell'immigrazione che monitori l'integrazione degli stranieri in linea con le esigenze del mercato del lavoro, la protezione dei loro diritti e l’ accesso all'istruzione e alla formazione. 


Fonte : Ocse