La Polonia è interessata a conoscere i segreti della cucina italiana. Lo dimostra la ricca partecipazione a un concorso che si è tenuto lo scorso aprile a Danzica con il patrocinio ed il supporto della presidenza e della sovraintendenza delle scuole della Pomerania.
Si tratta a tutti gli effetti di un concorso gastronomico a cui hanno partecipato otto studenti di varie scuole alberghiere, sette polacchi e un italiano che si sono sfidati in due ore sulla preparazione di un piatto di pasta. Simbolo per eccellenza della gastronomia italica. La prova si è tenuta nella scuola culinario-alberghiera di Danzica alla presenza del presidente dell’Associazione Cuochi Italiani in Polonia, Giancarlo Russo e del presidente dell’associazione cuochi polacchi Krzysztof Szulborski.
Il titolo di miglior pastaio e conoscitore della cucina italiana è andato come da pronostico all’italiano, il palermitano Salvatore Guardima ma contendergli fino all’ultimo la vittoria sono stati Kacper Serafińczuk del Complesso Gastronomico e Alberghiero di Danzica, e Aleksander Kopras del Powiatowy Zespół Szkół, rispettivamente secondo e terzo posto.
L’iniziativa è stata voluta dalle autorità che hanno considerato il rinnovato interesse della popolazione polacca per la cucina italiana. In effetti in tutte le regioni della Polonia si registra un incremento della cultura del cibo italiano, di cui portabandiera sono i cuochi come il già citato Giancarlo Russo e Marco Bernardi, chef del Ristorante San Marco ma anche chef autoctoni: Krzysztof Szulborski, Andrzej Ławniczak, presidente dell’Accademia Culinaria della Pomerania, Andrea Checcarelli, chef del Ristorante I Pazzi, Grzegorz Nakrajnik, chef del Ristorante La Cucina, Łukasz Ciesiński, chef del Ristorante Mon Balzac, Piotr Sawczenko, chef del Ristorante Dziki Gon.
Il premio è stato sostenuto da : Città di Danzica, Liberum Hotel, ristorante Elephant, ristorante Mon Balzac, Społem Kielce, ristorante San Marco, Ristorante La Cucina, Dom Wypoczynkowy U Jędrka e Hania Zakopane.